giovedì 9 ottobre 2008

L' ALLENAMENTO INTERMITTENTE

Nell’ambito delle esercitazioni rivolte al miglioramento delle caratteristiche aerobiche ed anaerobiche dell’atleta, l’allenamento definito con il termine di "intermittente" ha conosciuto nell’arco degli ultimi anni un interesse sempre maggiore. Per lavoro "intermittente" si intende un tipo di attività composta da una serie di sforzi la cui durata sia minore di 1’ ed il principio di base su cui si fonda è quello di alternare degli sforzi di elevata intensità a fasi di recupero passivo oppure di recupero attivo, durante le quali comunque l’attività sia di bassa intensità. Nella preparazione atletica da me svolta in fase pre-campionato della stagione in corso, ho utilizzato spesso questa metodologia d'allenamento, ma prima di far ciò ho dovuto seguire il protocollo che mi permetteva di trovare la VAM (Velocità Aerobica Massima) e la relativa Soglia di ogni singolo atleta attraverso un Test di Valutazione. Il test che ho preferito utilizzare è stato il TEST LEGÈR dove ad ogni soggetto veniva richiesto di correre ad esaurimento a navetta (andata e ritorno) su una lunghezza di 20 metri a velocità progressivamente crescente e dove l'andatura era scandita dal dettato sonoro del software utilizzato. Rilevando i tempi di ogni atleta e inserendoli nel sopracitato software ho così identificato ogni singola VAM che mi ha poi permesso di pianificare al meglio il lavoro "intermittente" dividendo la squadra in gruppi omogenei.

Le distanze su cui effettuare le ripetute sono state trovate seguendo un semplice criterio:

- modalità di corsa richiesta (30"/30" - 20"/20" - 10"/10")

- percentuale di intensità VAM


Un esempio di seduta intermittente da me proposto in base ai Test effetuati è stato il seguente:

6' 20"/20" a VAM 110% distanza: 91 m./102 m. recupero 3'
4' 10"/10" a VAM 115% distanza: 48 m./ 54 m. recupero 3'

6' 20"/20" a VAM 110% distanza: 91 m./102 m. recupero 3'
4 10"/10" a VAM 115% distanza: 48 m./ 54 m. recupero completo



Ricordo che ad intensità pari al 100% della VAM le tre modalità di corsa (10"/10"-20"/20"-30"/30") sono da considerarsi come mezzo di allenamento prettamente Aerobico quindi adatte nel periodo di preparazione dove si deve consolidare la Potenza Aerobica di base prima di passare a lavori di maggiore intensità

Intensità pari al 105 % della VAM costituiscono invece un 'unione tra le esercitazioni Aerobiche e quelle che cominciano ad interessare, anche se blandamente, il meccanismo Anaerobico.

Siamo in pieno regime Anerobico Lattacido invece con intensità uguali al 110% della VAM soprattutto per tempi di lavoro piuttosto lunghi come il 20"/20" ed il 30"/30, per cui queste esercitazioni devono essere eseguite razionalmente nel piano di lavoro settimanale e mai essere utilizzate prima di sedute Anaerobiche Alattacide per lo sviluppo della Velocità, pena un aumento del rischio di infortuni muscolari.

In ultimo intensità del 115% della VAM comportano un'elevata sollecitazione del meccanismo Anaerobico Lattacido, ragione per cui per questo tipo di lavoro valgono maggiormente le considerazioni fatte per il lavoro svolto con intensità 110%.